14.2 - Metodi per determinare l’ambiente di trading

Inviato da gabriele.vivinetto il Sab, 02/19/2011 - 01:59 - Modificato da gabriele.vivinetto on Sab, 02/19/2011 - 01:59

Per la determinazione dell’ambiente di trading, esistono fondamentalmente due modalità, che non sono in contrapposizione tra di loro bensì si integrano a vicenda.
Esse sono:

  • la determinazione a priori, quindi a mercati chiusi, dell'ambiente di trading preesistente e di quello atteso;
  • la determinazione a mercati aperti dell'ambiente di trading per la giornata in corso.

La determinazione a priori dell'ambiente di trading atteso, una volta individuato quello preesistente, si rifà al citato principio base dell'analisi tecnica dell'alternanza tra le espansioni e le contrazioni di range, quindi al fatto che ad una giornata a forte espansione di range seguono, più probabilmente, giornate caratterizzate da un range contenuto e viceversa. Queste evenienze sono state codificate nella letteratura più diffusa attraverso raggruppamenti di barre a cui sono stati dati i nomi più svariati:

  • NR7, NR7/2, NR4, ID NR4 raggruppamenti di barre piccole
  • WR4, WR7, barre con forte espansione di range

A mercati aperti la valutazione dell'ambiente di trading avviene partendo, come detto, dalla determinazione del trend intraday, che rappresenta l'anello di congiunzione tra la struttura di mercato e l'ambiente di trading. Alla determinazione del trend intraday si procede alla comparazione del prezzo e del range di apertura (OP = Opening Price; OR = Opening Range) rispetto ad alcuni punti di riferimento come qui di seguito elencato:

  • apertura rispetto alla area del valore del giorno precedente (teoria del MP)
  • apertura rispetto al range del giorno precedente (teoria del MP)
  • i movimenti dei primi quindici minuti di trading
  • i movimenti della prima ora di trading
  • l'initial balance (teoria del MP) o range della prima ora

Per tutte quelle situazioni con poche contrattazioni torna utile consultare il grafico N TICK (ad esempio non sempre una trend line rotta sul grafico normale e' rotta anche su quello N Tick); per individuare meglio un trend e annullare il rumore di fondo, allargando o stringendo il grafico, cioè aumentande il numero di tick su cui è settato il grafico
La legge delle probabilità ci dice che dopo un consolidamento che segue un trend stabilito, il trend può continuare nella stessa direzione, che rappresenta l'eventualità più probabile, quindi lateralizzare, o, come ultima probabilità, invertire.
Usare i volumi come supporto di analisi e mai come segnale di ingresso, a meno che si leggano improvvise esplosioni di volume sulla tape corrispondenti ad esplosioni di momentum; a quel punto cercare ingresso con short skirt, osservare le zone ad alto volume sul grafico a 30' come base e poi eventualmente andare a cercare anche su grafici con time frame diversi le zone a basso e alto volume. tendenzialmente meglio quelli superiori: quindi 120', daily, weekly, monthly, le zone ad alto volume si posso anche leggere come S/R perché sono aree di prezzo che rallentano i movimenti.
Un ulteriore elemento di valutazione è la lettura del momentum che ci aiuta a valutare la bontà o meno di un movimento, quindi in un trend osservare l'ampiezza e l'inclinazione delle spinte, la quantità e l’ampiezza delle candele, le aree di prezzo dove si verifica l’accettazione o il rigetto. Il Momentum precede il prezzo e il prezzo precede il valore: verificare l’accettazione o il rigetto dello stesso e confrontare con quanto avvenuto in passato.
Valutare l’ampiezza swing in direzione del trend: se aumentano significa che il momentum cresce e c'è spazio per entrare sui ritracciamenti; se invece si riducono no.
Dalla valutazione continua di tutti questi elementi che l'esperienza ci aiuterà poi a compiere quasi in automatico, elaboriamo le nostre previsioni per la giornata, previsioni che poi dobbiamo sottoporre sempre alla prova dei fatti, cioè del prezzo.
A questo punto sulla scorta degli elementi acquisiti si elabora un piano per la giornata. Non dobbiamo aprire nessuna posizione se non abbiamo un piano predeterminato, se non sappiamo che tipo di giornata ci aspetti e quali siano i punti chiave; piano che, ovviamente, come tutte le deduzioni nel trading, ha solo valore probabilistico e che può essere cambiato durante lo sviluppo della giornata.
La strategia di trading è una linea guida che deve essere sempre sottoposta alla prova della realtà e dobbiamo sempre essere pronti a cambiare piano senza preconcetti in quanto, come detto più volte, lo scopo delle nostre elaborazioni non è quello di aver ragione ma quello di individuare il percorso più probabile per il successo, cosicché il succedersi degli eventi sui mercati deve farci da feedback sia positivo che negativo, in quanto il trader esperto sa cogliere i messaggi opportuni in entrambe le eventualità, proseguendo nella sua strategia nel primo caso, riadeguandola nel secondo; ricordate sempre che non si fa trading per avere ragione.